Tre capannoni per l’allevamento dei polli trasformati in un relais di lusso a La Morra, tra i primi concreti esempi di riconversione e recupero sotto il segno dell’Unesco. Uno diventato parte della struttura ricettiva, l’altro interrato e ricoperto dal verde dei 25 ettari di parco, un terzo utilizzato come basamento della piscina riscaldata.

A gettarsi a capofitto in questa avventura una coppia di La Morra, Sara Nardin e Claudio Piumatti, entrambi impegnati nel settore termoidraulico, lei progettista, lui tecnico impiantista, che inizialmente avevano comprato uno dei capannoni per motivi di lavoro. Quando poi il vecchio proprietario ha deciso di chiudere l’attività, oltre un decennio fa, hanno pensato di acquistare il terreno, capannoni compresi.

CAVALLI, MUCCHE E ASINI

Prima è diventato la casa per i loro animali, cavalli, mucche, asini, e poi di fronte a quella vista unica, giorno per giorno, ha preso sempre più forma il sogno di un luogo di totale relax, a due passi dal paese, ma completamente «nascosto» sul versante della collina meno battuto, con la privacy fondamentale per un resort.

Dopo un lunghissimo iter autorizzativo, fatto di delusioni, rimbalzi, difficoltà, durato quasi 6 anni e inframmezzato dal riconoscimento del territorio a Patrimonio dell’Umanità, è nato il Relais «Le Rocche», sei camere e due suite, tra legno, pietra e design, dorato di ogni comfort: l’eliporto realizzato con i materiali di scavo, il parco immenso, la sauna finlandese in mezzo al giardino, ogni camera con il suo spazio verde e i finestroni affacciati sulle colline.

IN «CHIAVE GREEN»

Tutto in chiave green, dalla piscina riscaldata con l’acqua dei gruppi frigo, alle vasche di raccolta delle acque per irrigare e per i servizi igienici, il sistema di riscaldamento a biomasse. «Un progetto che ha richiesto molto investimento personale, non solo economico, visto che abbiamo seguito l’intervento in prima persona – raccontano Sara e Claudio, che pur non rinunciando ai loro lavori, hanno deciso di gestire direttamente la struttura aperta dal 29 maggio -. Innamorati di questa terra, abbiamo deciso di investire per migliorare un patrimonio ora riconosciuto dall’Unesco. Pur tra mille difficoltà, la nostra tenacia e volontà alla fine hanno prevalso, riuscendo a vedere realizzata quella che era un’ambizione all’apparenza più grande di noi». Per maggiori informazioni: www.relaislerocche.it